Criteri di schedatura
Criteri di selezione utilizzati per la sezione Opere
La sezione Opere della banca dati comprende una campionatura di opere realizzate in collaborazione da poeti e pittori, nonché le opere realizzate da un unico autore, ma che presentano una valenza sia letteraria che pittorica. L’arco cronologico preso in considerazione si estende per un cinquantennio, dal 1950 al 2000, e comprende unicamente i libri pubblicati in Italia. A tale criterio si è derogato unicamente nel caso in cui l’attività di un autore travalicasse i limiti cronologici individuati, con la pubblicazione di alcune opere immediatamente prima del 1950 o subito dopo il 2000, in modo da fornire un quadro esaustivo della sua produzione; in nessun caso si è però derogato alla soglia del 2012, che coincide con la data di inizio del presente progetto. In alcuni casi sono state incluse anche opere pubblicate all’estero, ma in lingua italiana, come ad esempio il volume La luce realizzato da Giuseppe Ungaretti e Piero Dorazio, edito dalla Im Erker Press nel 1971, oppure i libri illustrati pubblicati dalla casa editrice Origine, che si proponeva di offrire una sintesi della cultura franco-italiana attraverso pubblicazioni bilingui.
Le opere sono ordinate alfabeticamente per titolo, cui segue l’indicazione degli autori e dell’anno di pubblicazione. All’interno della vasta gamma di realizzazioni editoriali, si è teso a privilegiare quelle pubblicazioni che prevedono una reale interazione tra i due ambiti, escludendo dunque quelle opere ascrivibili unicamente – o prevalentemente – all’ambito artistico, come ad esempio le sculture in forma di libro e le installazioni. Il vivace dibattito critico che si è sviluppato prevalentemente nell’ultimo trentennio su questo tipo di opere conta ad oggi numerose pubblicazioni e cataloghi che propongono diversi modelli tassonomici per rubricare le molteplici tipologie esistenti, utilizzando definizioni spesso tra loro discordanti. La difficoltà di trovare una definizione adeguata per oggetti che sfuggono, proprio in virtù della loro natura ibrida, ai diversi tentativi di classificazione è accentuata dalla loro circolazione internazionale, e dalla conseguente nomenclatura adottata in ambito europeo ed americano (soprattutto francese e anglosassone) difficilmente riconducibile alle categorie elaborate dalla critica italiana. Si è dunque dovuto procedere in via preliminare ad introdurre alcune limitazioni al campo di indagine e in secondo luogo ad elaborare una tassonomia il più possibile funzionale e completa, che fosse al contempo valida sia per l’ambito italiano che per quello internazionale, indicando di volta in volta le corrispondenze tra le varie definizioni attualmente in uso. In primo luogo si è deciso di limitare la scelta a quelle opere che recano l’indicazione della casa editrice presso cui sono state pubblicate, e in cui è presente il colophon con la notazione delle caratteristiche editoriali. Tale limitazione costituisce la condizione necessaria per l’inclusione delle opere all’interno del repertorio, poiché garantisce l’originalità del prodotto artistico e consente di escludere tutti i volumi illustrati prodotti in serie, con amplissime tirature, dal mercato editoriale. In secondo luogo si è proceduto ad elaborare una tassonomia delle molteplici tipologie attualmente esistenti, fondata sul criterio basilare dell’individuazione dei diversi livelli di interazione tra codice pittorico e letterario (nello specifico, poetico), ben consapevoli, tuttavia, delle molte zone grigie che sussistono tra le varie definizioni. All’interno di questo variegato panorama si è inteso privilegiare quelle collaborazioni editoriali tra poeti e pittori che meglio rispondono all’obiettivo principale del progetto (libri illustrati e livre de dialogue), collocandosi all’intersezione tra ambito artistico e letterario, pur dando conto, in alcuni e specifici casi, della vasta produzione di libri d’artista, secondo i criteri esposti nella seguente tabella tassonomica. Si è invece deciso di escludere, seppur con rincrescimento, la gran parte delle opere di poesia verbovisiva che, utilizzando come medium il quadro, esulano dal presente repertorio dedicato esclusivamente ai libri.
Per fornire un orientamento nell’ampio ventaglio di pubblicazioni incluse nel repertorio, ogni scheda reca l’indicazione della tipologia di riferimento (Edizione d’arte; Libro illustrato/Livre de dialogue; Libro d’artista), con relativa descrizione. La tassonomia proposta è dunque da intendersi come il tentativo di suggerire un percorso tra i diversi materiali, e non in senso rigorosamente normativo. Si indicano di seguito le tipologie individuate e la relativa descrizione:
Edizione d’arte:
Con tale definizione si intendono tutti quei volumi, pubblicati a tiratura limitata, che presentano una particolare cura editoriale, riscontrabile nell’utilizzo di carta artigianale, caratteri speciali, rilegature talvolta particolarmente preziose o elaborate. Spesso tali edizioni sono impreziosite dall’opera originale di un artista che può trovarsi in calce o all’interno del libro. In questo caso l’interazione tra codice letterario e codice pittorico è minima, poiché l’immagine ha una funzione spesso meramente editoriale o comunque accessoria rispetto al testo, che è oggetto della pubblicazione. L’accento è dunque posto sull’aspetto editoriale del libro, e non sul suo carattere artistico propriamente detto.
Libro illustrato/Livre de dialogue:
Con la definizione di "Libro illustrato" si intende un libro composto sia da testi che da opere originali (litografie, xilografie, xerigrafie, acquetinte, acquerelli, ecc..), pubblicato in tiratura limitata, e con caratteristiche tipografiche di tipo artigianale, specificate nel colophon. Nella maggior parte dei casi, i testi e le immagini sono giustapposti, o contrapposti in pagine alternate, oppure, più raramente, le immagini sono raggruppate in tavole fuori testo poste al centro o in calce al volume. L’interazione tra i due codici può variare in modo significativo, poiché l’immagine può avere una funzione meramente illustrativa rispetto al testo, oppure può svilupparsi in modo autonomo; viceversa, il testo poetico può essere concepito in funzione delle immagini. Spesso il libro illustrato è frutto di un progetto editoriale, in cui l’editore ha ovviamente un ruolo decisivo, presiedendo alla genesi del volume e promuovendo l’incontro tra poeti e pittori. Lo sviluppo di questo tipo di pubblicazioni è infatti strettamente collegato all’attività di editori specializzati, e alla promozione di collane editoriali specificamente dedicate a tali prodotti, che si rivolgono ad un mercato di lusso, sia per il valore particolarmente raro dell’edizione che per la presenza di opere originali, che ne garantiscono la circolazione anche nei circuiti del mercato dell’arte. Per quanto riguarda gli autori, il libro illustrato può essere realizzato da un poeta e da un pittore, come risultato di una collaborazione occasionale (promossa dall’editore) oppure di un più stretto rapporto personale o artistico; in alcuni e più rari casi, l’autore dei testi può coincidere con l’autore delle immagini. Alla definizione di "Libro illustrato" (per cui si veda soprattutto Sandro Parmiggiani, Un viaggio nel pianeta “libro d’artista”, in Parole figurate. I libri d’artista dei Cento Amici del Libro, catalogo della mostra, Reggio Emilia, Palazzo Magnani, 21 novembre 2009-17 gennaio 2010, a cura di S. Parmiggiani, Milano, Skira, 2009, pp. 31-42), si è voluto associare anche la definizione di "Livre de dialogue", elaborata da Y. Peyré (Peinture et poésie: le dialogue par le livre [1874-2000], Paris, Gallimard, 2001), per indicare il particolare "dialogo" che viene a stabilirsi tra poeta e artista, parole e immagini all'interno dell'opera. Questo tipo di pubblicazioni, infatti, è spesso il frutto di una particolare consonanza poetica e artistica tra i due autori, e talvolta può essere contraddistinto anche da un'effettiva integrazione tra il testo poetico e l'immagine all'interno di una medesima pagina.
Libro d’artista:
Questa definizione, attualmente al centro di un dibattito critico assai agguerrito, individua un oggetto che pur mantenendo le caratteristiche del libro, si connota come una vera e propria opera d’arte. Secondo l’interpretazione che ne dà Anne Mœglin-Delcroix (cfr. Esthétique du livre d’artiste 1960-1980, Parigi, édition Jean Michel Place – Bibliothèque nationale de France, 1997; Dal 1962 in poi. Un’altra idea dell’arte, in Guardare, raccontare, pensare conservare. Quattro percorsi del libro d’artista dagli anni ’60 ad oggi, a cura di Anne Mœglin-Delcroix, Liliana Dematteis, Giogio Maffei, Annalisa Rimmaudo, Edizioni Corraini, 2004, pp. 10-25), in primo luogo il libro d’artista è prodotto e pensato da un solo autore, che deliberatamente sceglie la forma del libro come uno dei supporti possibili del proprio lavoro, per produrre un’opera che sfugge ai canali di circolazione consueti del prodotto artistico, svincolandosi al contempo sia dalla riproduzione seriale del mercato librario, che dalle edizioni di lusso del libro illustrato. La genesi e lo sviluppo del livre d’artiste sono individuati nell’ambito dell’Informale (marginalmente), della Pop Art, dell’Arte concettuale e dell’Arte povera, di Fluxus e (talvolta) della poesia verbovisiva. A differenza del livre dei peintre, essi hanno una tiratura abbastanza ampia, realizzata nella maggior parte dei casi dallo stesso autore, con materiali poveri, inoltre non presentano il colophon, poiché esso conferisce valore monetario al prodotto in virtù della sua rarità. In ambito anglosassone la dicitura invalsa è Artist book, che coincide sostanzialmente con quella di livre d’artiste e di libro d’artista. Occorre sottolineare come in Italia, tale dicitura sia stata avanzata per la prima volta da Germano Celant nell’articolo, Il libro come lavoro d’arte, pubblicato su «Data» nel 1971, e successivamente impiegata con accezione più o meno larga in una serie di mostre degli anni Settanta. Annalisa Rimmaudo, nel saggio Evoluzione del libro d’artista pubblicato in Giorgio Maffei, Il libro d’artista, Milano, Edizioni Sylvestre Bonnard, 2003, descrive così la differenza tra libro illustrato e libro d’artista: «Mentre il libro illustrato è il luogo di incontro di un artista e di un autore, scrittore, poeta, dove i linguaggi plastico e verbale svolgono le loro funzioni parallelamente secondo canoni classici, nel libro d’artista un unico creatore realizza l’interferenza tra vari elementi costitutivi del libro, in un rapporto di necessità». Se la maggior parte degli oggetti ascrivibili a questa tipologia esula dal presente repertorio, perché pertinenti all’ambito artistico propriamente detto, tuttavia si è deciso di assumere il termine nella sua accezione più ampia, sino a comprende opere – come ad esempio Altrove di Lamberto Pignotti, pubblicato dalle Edizioni Canopo, oppure Cinque per Venticinque di Emilio Isgrò, edito dai Cento Amici del Libro – che, per il loro carattere intermediale, non possono in alcun modo essere definiti come libri illustrati. Una specifica categoria – denominata “Poesia visiva - Libri” – è costituita inoltre da pubblicazioni che, pur essendo prive di colophon, sono state inserite nel presente repertorio, perché rappresentano un aspetto importante del libro d’artista negli anni Sessanta e Settanta, in connessione con lo sviluppo di un’editoria alternativa. Fatta salva questa eccezione, nel repertorio sono incluse unicamente le opere provviste di colophon ed in cui siano esplicitamente indicati gli estremi bibliografici (editore, luogo e anno di pubblicazione), che ne garantiscono la circolazione, seppur in tirature assai limitate, all’interno del mercato editoriale.
Sezioni della banca dati, modalità di schedatura, criteri di selezione
AUTORI
Questa sezione comprende gli autori delle opere schedate nel repertorio, ad esclusione degli “autori secondari” (curatori e prefatori, oppure autori dei testi originali, nel caso di traduzioni). Per ciascun autore (sia esso poeta o pittore), si è provveduto ad approntare una scheda bio-bibliografica, con notizie pertinenti all’argomento del progetto, ovvero collaborazioni editoriali (edizione d’arte, libro illustrato, libro d’artista), partecipazione ad eventi (mostre, performance, convegni, seminari, ecc…), collaborazione a riviste. Ogni scheda comprende una breve nota biografica, con alcune informazioni bibliografiche sull’opera dell’autore.
EDITORI
La sezione include le case editrici presso cui sono stati pubblicati i volumi e le riviste compresi nella banca dati. È presente una breve descrizione dell’attività della casa editrice, contenente l’indicazione degli estremi cronologici, del direttore e dei principali collaboratori.
GRUPPI D'AVANGUARDIA
In questa sezione sono indicati i principali gruppi che fanno capo alle avanguardie secondo novecentesche, e in particolare alla sperimentazione verbovisiva. Ogni scheda è composta di una breve descrizione con la data di costituzione e di scioglimento del gruppo, le riviste o le gallerie ad esso collegate, e altre informazioni sull'attività artistica; segue l’elenco dei membri che ne hanno fatto parte. Ogni nome è collegato con un link alla relativa scheda bio-bibliografica della sezione Autori.
OPERE
Ogni scheda si compone dei seguenti campi:
- Autore/i: Il nome dell’autore o degli autori è riportato nella forma, non sempre anagrafica, con cui è indicato nel frontespizio e all’interno del libro. Sono inoltre indicati i nomi di coloro che, pur non essendo l’autore/i principale/i, hanno collaborato con contributi critici o pittorici alla realizzazione del volume, qualora essi siano chiaramente indicati all’interno del libro. È questo ad esempio il caso dei curatori e prefatori, dei traduttori, degli autori del testo originale (nel caso di traduzioni); degli autori di eventuali opere (per es. litografie, xerigrafie, acquetinte, ecc…) presenti all’interno del libro, se diversi dall’autore/i principale. L’ordine dei nomi è stabilito in base al criterio della rilevanza, dunque in primo luogo sono indicati gli autori principali del libro, cui seguono gli eventuali collaboratori secondo l’ordine indicato nel frontespizio o nell'indice; nel caso in cui ciò non sia possibile per la mancanza di esplicite informazioni nel frontespizio o per l'assenza dell'indice, i due gruppi di autori principali e secondari sono organizzati rispettivamente secondo una successione alfabetica. I nomi degli autori sono linkati alla scheda bio-bliografica ad essi relativa, presente nella sezione Autori della banca dati.
- Titolo: Il titolo del libro è riportato così come appare nella prima di coperta. Nel caso in cui esso differisca dal titolo indicato nel frontespizio, oppure sia presenta un sottotitolo, se ne dà conto nel campo Descrizione, in cui sono fornite indicazioni anche su specifiche caratteristiche relative al colore, all’uso di caratteri speciali o della forma manoscritta.
- Luogo: Il luogo di pubblicazione del volume è riportato, così come indicato all’interno del libro. Nel caso in cui l’indicazione non sia presente, si è utilizzata la sigla s.l..
- Editore: Il nome dell’editore è citato nella sua espressione semplificata, secondo gli usi abituali delle classificazioni bibliografiche. Nel caso in cui l’edizione dell’opera sia stata realizzata dallo stesso autore/i, si utilizza la dicitura “in proprio”. Eventuali specificazioni concernenti la collana editoriale oppure la tipografia presso cui è stato stampato, sono indicate nel campo Descrizione.
- Anno: L’anno di pubblicazione del volume è riportato così come indicato all’interno del libro, qualora esso sia mancante, si è utilizzata la sigla s.d..
- Tipologia: In questo campo è indicata la tipologia a cui è ascrivibile il libro: Edizione d’arte, Libro illustrato/Livre de dialogue, Libro d’artista.
- Descrizione: Il campo è suddiviso in tre parti, nelle quali è fornita una breve descrizione dell’opera e delle sue caratteristiche editoriali. Nella prima parte sono brevemente indicati il numero e la tipologia dei testi; il numero, la tipologia delle opere (serigrafia, xilografia, litografia, acquatinta, linoleum, acquerello, ecc…) e la loro collocazione all’interno del libro (numerate/non numerate, fuori testo, all’interno del testo, ecc…); la presenza di illustrazioni nella copertina e nella sovraccoperta; eventuali specificazioni relative al titolo, se diverso da quello indicato nella prima di coperta; l’indicazione della collana in cui è pubblicato il libro. Nella seconda parte è riprodotto il colophon, seguito dall’indicazione dell’esemplare su cui è stata condotta la schedatura e il luogo in cui è conservato (fondazione, biblioteca, archivio, collezione privata, ecc…), con eventuale link all’istituzione di riferimento. Nella terza parte sono indicate le caratteristiche fisiche relative all’esemplare consultato, nel seguente ordine:
- Eventuale presenza della custodia e sue caratteristiche (materiale, colore). Nel caso in cui la custodia sia parte integrante dell’opera (p.e. nei libri opera) si indicano le dimensioni (altezza, larghezza, profondità) espresse in cm.
- Indicazione del tipo di rilegatura. Con tale dizione si intendono i diversi tipi di legatura rigida con fogli cuciti o incollati, mentre sono distinti, quando possibile, i dorsi pinzati con graffe, punti metallici, o spirale; si ricorda che con “brossura” si indica il dorso semplicemente incollato.
- Eventuali notazioni relative alla copertina (materiale, colore, presenza del titolo).
- Eventuale presenza di sovraccoperta.
- Dimensioni. Le dimensioni si riferiscono di norma al supporto del testo, compresi contenitori o alloggiamenti in cui il materiale è permanentemente inserito o fissato, ma esclusi quelli amovibili con funzione protettiva. Le dimensioni sono espresse in cm. e approssimate per eccesso relativamente al numero decimale (p.e. 31,3 x 26,5 e non 31,33 x 26,46). Si indicano l’altezza, misurata dall’esterno parallelamente al dorso, e la larghezza (p.e.: 31 x 22 cm.); in casi eccezionali (p.e. nel caso di libri-opera) si indica anche la profondità.
- Numerazione delle pagine. Nel caso in cui il volume sia numerato si riporta il numero che compare sull’ultima pagina numerata della sequenza; se all’interno di una stessa sequenza cambia la forma di numerazione (p.es. con le prime pagine numerate in cifre romane e il seguito in cifre arabe, senza che si riparta da 1) si tiene conto solo del numero finale. Nel caso in cui le pagine non siano numerate, si dà conto del numero delle carte, tra parentesi quadre. Qualora la pubblicazione sia composta da fascicoli sciolti, a causa dell’oggettiva difficoltà di stabilire l’esatta successione delle carte e delle tavole che potrebbe essere stata alterata da eventuali fruitori, si indica il numero totale delle carte tra parentesi quadre, segnalando l’eventuale presenza di numerazioni (p.e.: [24] c. di cui 10 p. numerate).
- Nella schedatura si utilizzano le seguenti abbreviazioni: carta/carte: c.; pagina/pagine: p.; non numerato/numerate: n.n.; senza titolo: s.t.
- Contenuti: Sono indicati tutti i testi e le opere presenti nel volume, comprese le eventuali prefazioni o postfazioni, le traduzioni, ecc…, secondo l’ordine di successione all’interno del libro. Di ogni testo poetico è indicata la raccolta di provenienza con l’indicazione bibliografica della prima e dell’ultima pubblicazione; nel caso in cui il testo non sia stato precedentemente pubblicato in altri volumi, si indica la raccolta in cui è confluito, seguita dall’indicazione dell’ultima pubblicazione. Si segnala inoltre l’eventuale presenza di varianti sostanziali. Per quanto riguarda le opere (litografie, xilografie, acquetinte, ecc...), si indica l’eventuale numerazione e la presenza della firma dell’artista.
- Immagini: Per ogni opera è fornita – qualora possibile – una campionatura di immagini, per un massimo di cinque riproduzioni. Ogni immagine è stata acquisita nel rispetto del diritto d’autore e in conformità alle leggi vigenti, e ne è dunque vietata la riproduzione in qualsiasi forma e per qualsiasi scopo. A tale fine ogni immagine è protetta da un watermark con il logo del progetto Verba Picta.
EVENTI
La dicitura si riferisce ad un’ampia casistica di manifestazioni, che coinvolgono sia l’aspetto prettamente artistico che quello letterario, come ad esempio eventi espositivi dedicati al rapporto tra arte e letteratura; performance e installazioni realizzate da artisti e poeti (o che comunque presentano anche una valenza letteraria); la partecipazione di un poeta ad un evento espositivo, con un proprio contributo, critico o creativo; convegni, seminari o incontri dedicati al rapporto tra le due arti. Ogni scheda è articolata in più campi: Titolo, Tipologia, Luogo, Anno, Descrizione. Il campo Descrizione contiene alcune sintetiche informazioni sulle caratteristiche e sullo svolgimento dell’evento, ricostruite in base alle fonti bibliografiche disponibili. Ad ogni tipologia individuata è stata assegnata una specifica categoria (mostra, performance/happening, convegno/seminario) in modo da poter consentire agli utenti una più agevole consultazione e ricerca degli eventi schedati.
RIVISTE
Nella sezione sono incluse le riviste dedicate all’ambito artistico e letterario, o che comunque hanno rivolto un’attenzione non episodica a tale argomento. Sono pertanto escluse riviste appartenenti in modo esclusivo ad uno solo degli ambiti considerati, sebbene dotate di una rubrica stabilmente dedicata alla poesia (nel caso di riviste centrate sulla critica d’arte) o all’arte (nel caso di riviste dedicate alla poesia). Si è pertanto teso a privilegiare quelle riviste che hanno promosso un reale dibattito sui rapporti tra arte e poesia, oppure che hanno contribuito in modo significativo all’elaborazione delle poetiche verbo-visive. Ogni scheda include i seguenti campi: Titolo, Luogo, Anno di inizio, Anno di chiusura, Descrizione. Il campo Descrizione prevede una breve presentazione della rivista con particolare attenzione al taglio editoriale, ai principali argomenti presentati, alla promozione di gruppi, artisti, gallerie, ecc… Sono inoltre fornite informazioni concernenti cambiamenti di direzione o di editore, la presenza di più serie, ecc… ed è segnalata la presenza di ristampe anastatiche o di pubblicazioni antologiche della rivista.