Aldo Spoldi
Aldo
Spoldi
Aldo Spoldi nasce a Crema il 28 gennaio 1950, luogo in cui vive e lavora tuttora. Si forma presso il Liceo Artistico Beato Angelico e l’Accademia di Belle Arti di Brera, durante il quale inizia l’attività artistica dando vita a dei performance in vari luoghi pubblici. Nel 1974 – con un richiamo all’Amerika di Kafka – realizza il volume Teatro di Oklahoma (Roma, Casa Editrice Trieb, 1975), all’interno del quale vengono riportati scritti dei suoi compagni e docenti, e progetta i primi personaggi fiction, presenti nei suoi lavori successivi. Tre anni dopo - in polemica con la body art – si presenta insieme al designer Elio Fiorucci e al fotografo Giorgio Colombo con una serie di fotografie, che hanno l’oggetto il corpo umano abbigliato alla moda, e le espone sotto il titolo Teatro di Oklahoma: Whisky Quiz presso la Galleria Diagramma di Luciano Inga-Pin a Milano. Nel 1978 esordisce come pittore e nella medesima galleria inaugura la sua prima personale. Nei primi anni Ottanta è coinvolto nel lavoro di alcuni dei principali movimenti italiani; nel 1980 inizia una collaborazione con i Nuovi Nuovi esponendo alle mostre Dieci anni dopo: i Nuovi-Nuovi e The Italian Wave a New York alla Holly Solomon Gallery, mentre viene invitato alle mostre Nuova Immagine (1980) e Magico Primario (1981) da Flavio Carioli. In contemporanea vince il Premio Bolaffi (1981) ed espone in importanti manifestazioni internazionali, tra le quali la Biennale di Parigi (1981) e la Biennale di Venezia (1982). Nel periodo seguente è impegnato nella composizione di alcune opere-spettacoli: mette in scena Enrico il Verde (1987, poi rivisitato nel 2007 sotto il titolo Enrico va a scuola - un’opera per tutti) e Capitan Fracassa (1989), e realizza la coreografia del balletto Il circo (1993). Nel 1988 costituisce la Società Artistica Oklahoma, registrata due anni dopo come Oklahoma S.r.l. e nel 1993 come B:D.O. Ltd. Dal 1996 avvia il progetto didattico Cristina Show, che realizza presso l’Accademia di Brera con i suoi studenti, e dà vita a un gruppo di artisti virtuali nonché a una serie di mostre e libri legati ad essi. (Lezioni di educazione estetica. Manuale per divenire artisti, Milano, Skira, 2000; Cristina Show. Frammenti di vita, Milano, Skira, 2001; Lezioni di filosofia morale. L’arte di diventare diavoli, Milano, Skira, 2003.) Nel 2007 – in connessione a Cristina Show e ai suoi personaggi – fonda l’Accademia dello Scivolo, nell’ambito della quale esegue i suoi lavori più recenti. Si ricordano in particolare il quadro Il Mondo Nuovo, il carro-scultura Mangiatore dei mondi, la pubblicazione del libro Un dio non può farsi male. La società consommé (Milano, Mousse Publishing, 2011) e la mostra Una terra per una scultura: dalla Factory di Andy Warhol (2014). Tra le sue opere si indicano inoltre la raccolta dei suoi scritti Oh bella ciao! (Milano, Studio Marconi, 1986) e il libro illustrato Paragrafi realizzato insieme a Roberto Sanesi (Cernusco sul Naviglio, Severgnini, 1985).
Per maggiori approfondimenti sul percorso artistico di Aldo Spoldi si rimanda all’articolo Eleonora Petrò, Antologica. Biografia artistica di Aldo Spoldi, «Insula Fulcheria», XLV, dicembre 2015.
[Mária Palóc]