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Andrea Zanzotto


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Zanzotto

Andrea Zanzotto (Pieve di Soligo, 10 ottobre 1921 – Conegliano, 18 ottobre 2011) ha esordito nel 1951 con la raccolta Dietro il Paesaggio, cui seguono nei primi anni della sua carriera Elegia e altri versi (1954), Vocativo (1957; nuova ed. 1981), IX Ecloghe (1962) e La Beltà (1968). Il percorso poetico e critico di Zanzotto, che si conclude nel 2009 con la pubblicazione di Conglomerati, è contrassegnato da una particolare attenzione all’ambito figurativo, che si realizza sia nelle collaborazioni editoriali con pittori e artisti, che nella presentazione di mostre e cataloghi. Si veda, in questo senso, l’edizione de Gli sguardi i fatti e senhal, con nove litografie di Tono Zancanaro, stampata per i tipi del Tridente nel 1969, e seguita, nell’estate del 1973, dalla partecipazione del poeta al catalogo della mostra antologica dell’artista (Tono Zancanaro. Mostra antologica 1931-1973, Nuovi Sentieri Editore). Di poco successiva è inoltre la sua traduzione degli Studi di sociologia dell’arte (Rizzoli 1976) di Pierre Francastel, che costituisce un’occasione di riflessione sulle moderne teorie relative alle origini e agli sviluppi dell’arte figurativa. Sempre a questo periodo risale la collaborazione con Joe Tilson, avviata nel 1979 con la pubblicazione di Circus and suppers, quaderno contenente traduzioni poetiche a cura di Beverly Allen, impreziosito da due acquetinte di Tilson, che lavorerà poi sui testi de Il vero tema proprio nell’ultimo anno di vita del poeta, quando esce presso le edizioni dei Cento Amici del Libro il volume omonimo. Sono gli anni in cui Zanzotto licenzia la trilogia composta da Il galateo in bosco (1978), Fosfeni (1983) e Idioma (1986), che registra in modo drammatico la crisi tra i concetti di natura e di storia, attraverso una profonda e sistematica rielaborazione della tradizione, non solo poetica, ma anche culturale, italiana ed europea. Intanto, in questo stesso torno di tempo, collabora con Federico Fellini alla pubblicazione del Filò (Edizione del Ruzante 1976), e realizza la cartella E la nave va, stampata in edizione fuori commercio da Scheiwiller nel 1988, che contiene i Cori di Zanzotto composti per questo film e sei disegni del regista. Gli anni Ottanta registrano un avvicinamento tra il poeta e due artisti come Augusto Murer e Emilio Vedova: nel primo caso si segnalano l’introduzione a Murer, il solitario di Falcade (Rizzoli 1984) e il contributo pubblicato in Augusto Murer (Artioli 1989), catalogo della mostra tenuta alla Galleria d’Arte Moderna di Pavullo nell’estate dell’‘89; nel secondo caso l’edizione della cartella contenente tre poesie e tre incisioni di Emilio Vedova, realizzata presso la Stamperia d’Arte Santini (1998), è a sua volta occasione di una nuova collaborazione, avviata con Graziella Da Gioz, allieva del maestro veneziano, con cui Zanzotto pubblica Dal paesaggio (Edizioni del Tavolo Rosso, 2006), libro d’arte presentato ed esposto nella mostra tenutasi presso la Galleria Ghiggini di Varese nel gennaio-febbraio 2007. Tra le altre collaborazioni con artisti di indubbio rilievo, si segnala quella con Giosetta Fioroni la quale, oltre ad impreziosire l’edizione a stampa di un libro centrale come Meteo (Donzelli 1996), nel 1989 aveva già illustrato un’antologia di versi di Zanzotto intitolata Attraverso l’evento, uscita anche in tiratura limitata con un’incisione originale dell’artista per Eidos. È opportuno inoltre ricordare, per l’importanza che ciascuno di essi intrattiene con un determinato momento dell’evoluzione poetica zanzottiana, anche altri artisti quali: Neri Pozza, Carla Accardi, Giuseppe Santomaso, Laura Panno, Luca Crippa e, non ultimo, Enrico Baj, con cui il poeta ha allacciato rapporti durante la composizione di Sovrimpressioni (Mondadori 2001) e assieme al quale ha realizzato per la Nuova Editrice Magenta una cartella contenente una poesia e un’incisione agli inizi del 2002.

Per ulteriori riferimenti bio-bibliografici si rimanda a: A. Zanzotto, Le poesie e le prose scelte, a cura di Stefano Dal Bianco e Gian Mario Villalta, con due saggi di Stefano Agosti e Fernando Bandini, Milano, Mondadori, «i Meridiani», 1999; e al più recente volume, Tutte le poesie, Milano, Mondadori, «Oscar», 2011. Per quanto riguarda la bibliografia degli scritti d’arte, un primo elenco è contenuto nella bibliografia a cura di Velio Abati, Andrea Zanzotto. Bibliografia 1951-1993, Firenze, Giunti, 1995.

[Marco Corsi]