Hans Richter
Hans
Richter
Hans Richter (Berlino 1888 – Locarno 1976) ha esordito nei primi anni dieci del Novecento a Berlino nell’ambito del movimento espressionista. Nel corso della sua lunga attività artistica, contrassegnata da una inesausta ricerca in vari campi della creatività (pittura, disegno, cinema, scrittura, editoria, insegnamento) Richter ha partecipato ai movimenti d’avanguardia della prima metà del Novecento, collaborando con Duchamp, Malevič, Theo van Doesburg, Schwitters, Max Ernst, Sergej Ėjzenštejn. Dopo gli esordi espressionisti, tra il 1916 e il 1918 Richter è stato tra i primi protagonisti (e successivamente tra i primi storiografi) del Dadaismo zurighese, mentre negli anni immediatamente successivi, avvicinatosi al Costruttivismo, è stato uno dei pionieri del cinema astratto, per poi proseguire la sua ricerca cinematografica in ambito surrealista. Dalla vicinanza con il gruppo De Stijl e con il Costruttivismo, nascono i film Rhythmus 21 (1921); Rhythmus 23 (1923); Rhythmus 25 (1925). Nel 1941, dopo l’avvento del nazismo, si rifugia negli Stati Uniti, dove insegna tecnica cinematografica al City College di New York, divenendo in breve tempo una figura di riferimento per la nascita del cinema indipendente americano. Tra i suoi film si ricordano: Filmstudie (1926); Vormittagspuk (1927); Rennsymphonie (1928), Dreams that money can buy (1944-47), 8×8 (1955-58) e Dadascope (1956-61) in collaborazione con H. Arp, M. Duchamp, Man Ray, A. Calder.
Per quanto riguarda la sua opera grafica si segnala il catalogo: Hans Richter. Opera grafica dal 1902 al 1969, premessa di Roberto Sanesi, Pollenza (Macerata), La nuova foglio, 1976. Si ricordano, tra l’altro, le pregiate edizioni d’arte realizzate con La Pergola (Dymos. Una poesia e sei incisioni originali 1972) e con le Edizioni del Naviglio Fabia (contenitore in legno con 5 serigrafie di Hans Richter firmate e numerate e un poema firmato da Pirro, 1972). Sempre nel 1972 inoltre partecipa alla pubblicazione del Taccuino del Vecchio di Giuseppe Ungaretti con un’opera originale che arricchisce l’edizione realizzata da Luigi Majno e Roberto Sanesi nella collana «Testi e immagini» delle Edizioni M’Arte.
Tra le recenti mostre di sue opere si ricorda Hans Richter. Il ritmo dell’avanguardia, Museo d’Arte di Lugano, 13 agosto-23 novembre 2014, a cura di Elio Schenini e Timothy Benson, accompagnata da un ricco catalogo di circa 200 opere.
[Teresa Spignoli]