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Léo Maillet


Léo

Maillet

Leopold Mayer (in arte Léo Maillet, 1902-1990), si forma nella città di Francoforte, dove fu discepolo di Max Beckmann. La persecuzione nazista lo costrinse, nel 1935, ad abbandonare la Germania per trasferirsi dapprima a Parigi, quindi nel Sud della Francia. Terminata la guerra, Mayer fissò la sua dimora in Svizzera, nel Canton Ticino, dove rimase fino alla fine dei suoi giorni. Esponente di spicco della corrente espressionista e della “nuova concretezza”, Maillet sviluppò un linguaggio originale, in cui rivestono particolare importanza gli aspetti tecnici della grafica (acquaforte, punta secca, xilografia). Nel 1950 l’artista collabora con Giuseppe Ungaretti alla realizzazione della plaquette intitolata Gridasti: soffoco pubblicata nel 1951 per i tipi de La Fiumara.

Per maggiori informazioni sull’attività dell’artista e in particolare sulla sua opera grafica, si segnala la mostra Léo Maillet. Una vita nella grafica. 54 opere di grafica del pittore e incisore Léo Maillet, Padova-Scuderie di Palazzo Moroni, 15 maggio-18 luglio 2004; nonché il catalogo Léo Maillet. Retrospettiva (Mendrisio-Museo d’Arte, 30 settembre-26 novembre 1989), a cura di Nikolaus Mayer, Mendrisio, Mendrisio Museo d’Arte, 1989.

[Teresa Spignoli]