Luigi Mainolfi
Luigi
Mainolfi
Rotondi (Avellino, 1948). Si forma a Napoli presso l’Accademia di Belle Arti, specializzandosi presto nell’attività scultorea. Nei primi anni Settanta si trasferisce a Torino, dove viene a contatto con l’ambiente dei giovani artisti dell’Arte Povera e con una serie di pittori come Giorgio Griffa e Marco Gastini, che propongono in quegli anni un profondo rinnovamento dell’Informale e dell’Astrattismo. Esordisce quindi nel capoluogo piemontese con una serie di performance come Weltanschauung, presso lo spazio gestito da Marcello Levi “Antidogma” (1974) che si riconnettono a prove già sperimentate negli anni precedenti (Barattoli di Pescara e soldato presso le Manifestazioni artistiche fiorentine (Firenze, 1971); Colera e Luigi Mainolfi VIII incontra l'ombra, per il Festival Internazionale di Poesia di Ivrea (cfr. Poetiche, a cura di B. Agosti, A. Accattino, Ivrea, Matrice, 1973). Negli anni successivi Mainolfi si interessa anche di fotografia e inizia a dedicarsi alla terracotta. Nel 1981 è invitato ad esporre presso la Biennale di San Paolo e alla quarantesima edizione della Biennale di Venezia (dove tornerà nel 1986 e, con una sala dedicata nel 1990). Espone inoltre in importanti mostre personali e collettive a Parigi (1982, 1995), a Roma (1986, 1992). Nel 1994 una grande mostra antologica viene organizzata a Bologna, Parigi e Praga (cfr. Mainolfi, Bologna, Galleria d’arte moderna 1994). Negli anni successivi espone ancora a Roma (Bestiario del Sole, 2006), a Salerno (Silontes, Galleria Paolo Verrengia, 2008), Torino (Torino che guarda il mare, Allemandi, 2011). Dal punto di vista delle collaborazioni editoriali, ricordiamo il volume realizzato con Nanni Balestrini per le edizioni Canopo di Mazza, nel 1998, e quella con Nico Orengo per il volume L’allodola e il cinghiale pubblicata da Einaudi nel 2001. Nel 2010 e nel 2012 ha illustrato, sempre per la casa editrice Einaudi, l’Odissea e l’Iliade curate da Guido Paduano.
[Federico Fastelli]