Mario Marcucci
Mario
Marcucci
Mario Marcucci (Viareggio, 28 agosto 1910 – 3 maggio, 1992), nato da una famiglia di marinai, viene introdotto nel circolo fiorentino di Ottone Rosai, Mario Luzi e Romano Bilenchi da Alessandro Parronchi nel 1939, e in quello stesso anno Antonio Delfini firma la presentazione al catalogo della sua prima mostra, tenuta nello stesso anno a Milano presso la Galleria Il Milione. Tra il 1942 e il 1943, invece, espone a Genova e Firenze, presentato rispettivamente da Parronchi e da Luzi; Parronchi, inoltre, includerà l’artista viareggino tra i Nomi della pittura italiana contemporanea, pubblicato nel 1944 da Vallecchi. Al 1948 risale la sua prima partecipazione alla biennale di Venezia, fino alla undicesima avvenuta nel 1986. Numerose sono le testimonianze di intellettuali e scrittori, oltre che poeti, che nel tempo hanno dedicato scritti e saggi all’opera di Marcucci: Rosai, Carrà, Morandi, Montale, Luzi, Betocchi, Delfini, Palazzeschi, Bilenchi, lo stesso Parronchi, Arcangeli, Morandi, Antonioni, Raimondi, Soldati e Garcoli, fino a quei pittori della generazione successiva, come Ruggero Savinio, che guardarono a lui come modello già nel corso degli anni Cinquanta.
Una bibliografia essenziale degli scritti su Marcucci è stata pubblicata in appendice al volume Mario Marcucci, testi di Francesco Donfrancesco e Ruggero Savinio, Moretti & Vitali, Bergamo 2005; mentre più di recente è stato pubblicato Mario Marcucci – Alessandro Parronchi, Carteggio, a cura di Antonella Serafini, con una premessa di Alessandro Parronchi, Lucca, Pacini Fazzi, 2008.
[Marco Corsi]