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Renzo Vespignani


Renzo

Vespignani

Renzo Vespignani (Roma 1924 – 2001) è  pittore, incisore e grafico italiano.
 Formatosi da autodidatta, esordisce nel 1945 a Roma con scene di vita e paesaggi urbani d'impronta neorealista. Nel secondo dopoguerra, in seguito ai soggiorni a Berlino e a Parigi, fonda con altri intellettuali la rivista Città Aperta (1956), incentrata sui problemi della cultura urbana e collabora con scritti e incisioni a vari periodici. Vespignani è membro del nucleo di amici-artisti noto come la Scuola di Portonaccio, ne fanno parte Armando Buratti, Marcello Muccini, Fausto Pinata, Spartaco Zianna e in seguito anche Graziella Urbinati. Vicino al gruppo è anche il poeta Elio Filippo Accrocca, autore di un libretto di poesie dal titolo Portonaccio, illustrato da disegni di Vespignani, Buratti e Muccini (All'insegna del pesce d'oro 1949). Vespignani svolge un'intensa attività di illustratore collaborando con poeti e artisti quali: Libero De Libero, Attardi, Ferroni, Calabria, Guerreschi, Guccione, Gianquinto. Illustra inoltre i Racconti di Kakfa (Feltrinelli 1959), il Decameron di Boccaccio ( Laterza 1963), le Opere Complete di Majakovskij (Editori Riuniti 1958), i Sonetti di Belli (BUR 1976), e Settembre Tedesco di Libero De Libero (Franco Riva 1962). L’artista è anche attivo come scenografo con la realizzazione, tra gli altri, de I giorni contati e L'assassino di Elio Petri, Maratona di danza e Le Bassaridi di Hans Werner Henze, I sette peccati capitali e La madre di Bertolt Brecht.

Si enumerano tra le opere di Renzo Vespignani oltre quattrocento titoli in acquaforte, vernice molle e litografia consultabili, in parte, nel catalogo Renzo Vespignani: l'essenza dell'apparenza: incisioni, dipinti e disegni, Muros, Stampacolor, 1999 ed inRenzo Vespignani: catalogo ragionato dei dipinti 1943-2001a cura di da Valerio Rivosecchi con la collaborazione di Bruno Zino e Ilaria Falconi, Cinisello Balsamo, Silvana, 2011.

[Barbara Taccone]