Valerio Adami
Valerio
Adami
Valerio Adami, nato a Bologna nel 1935, compie il suo percorso formativo a Milano. Nel 1955 si diploma all’Accademia di Brera sotto la guida di Achille Funi e nello stesso anno tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Pater di Milano, distinguendosi con la pittura dei cosiddetti fondi neri. Nel 1958 passa l’inverno a Londra insieme all’amico Bepi Romagnoni dove scopre una cultura in gran parte sconosciuta nell’Italia di quei tempi. Nel corso degli anni Sessanta abbandona progressivamente la pittura dei primi anni e costruisce il proprio linguaggio attorno all’iconografia dei fumetti. Partecipa in questo periodo a numerose collettive, esponendo oltre che in Italia, anche a Londra, Parigi e New York, città nelle quali soggiorna regolarmente. Negli anni Settanta, Adami è ormai riconosciuto come artista internazionale: tiene personali in Francia, in Germania, in Spagna, in Israele, negli Stati Uniti, nell’America del Sud, in Svezia, in Danimarca. Si dedica, in questo periodo, anche alla realizzazione di film, come Vacanze nel deserto, girato insieme al fratello Giancarlo nel 1971. Nel 1986 la città di Ginevra gli affida la scenografia dello spettacolo celebrativo della riforma calvinista, a cui seguono le commissioni in anni recenti delle scene dell’Olandese volante di Wagner al Teatro San Carlo di Napoli (2003) e il sipario realizzato per Les Ballets de Monte-Carlo (2011). Negli ultimi decenni della sua attività Adami prosegue ininterrottamente la propria carriera di pittore, svolge il suo lavoro tra Italia e Francia e occupa un ruolo importante nella promozione della ricerca artistica. Nel 1985 entra nel consiglio d’amministrazione del Collège International de Philosophie e nel 1992 diviene presidente della commissione per l’arte del Centre National des Lettres di Parigi. Nel 1995 crea in Liechtenstein l’Institut de Dessin, finalizzato alla ricerca della teoria e della pratica del disegno e nel 2000 viene incaricato della presidenza della Fondazione Europea del Disegno. Dal 1984 si tengono importanti retrospettive della sua opera a livello internazionale. Nel proliferante lavoro di Adami sono numerose le interferenze con il genere letterario. Oltre alla serie inaugurata nel 1966 Ritratti letterari - una sequenza di ritratti simbolici di vari scrittori e pensatori - si ricordano le opere Le Dessinateur, eseguito per il romanzo L’orologica di Jean-Clarance Lambert (pubblicato sulla copertina dell’edizione Torino, Geiger, 1976) e La terra promessa, ispirato ai versi di Ungaretti (pubblicato su «la Lettura», n. 3, 27 novembre 2011). Ha contribuito inoltre alla realizzazione di numerosi libri d’arte pubblicati in Italia (Wystan H. Auden, Dall’età dell’ansia, versione italiana di Lina Dessì e Antonio Rinaldi, Castiglioni e Corubolo, 1969; James Joyce, Pometti da un soldo, trad. di Roberto Sanesi, Ex Officina Chimaerea, 1991 e le edizioni collettive Gli incontri della quercia, Milano, Edizioni della Quercia, 1966; Milano, Torino, Bolaffi, 1976; Gherba, Belluno, Colophon, 2004). Si ricordano inoltre alcune pubblicazioni in ambito francese (Helmut Heissenbüttel, Das Reich, Paris, Maeght, 1974; Jean Frémon, L’exhibitionnisme et sa pudeur. Essai sur Raymond Roussel, Montpellier, Fata Morgana, 1980; André Gide, A Naples. Reconnaissance à l’Italie, Montpellier, Fata Morgana, 1993). Si segnala infine la rivista d’arte «Derriére le Miroir» della Galleria Maeght, nelle cui edizioni vengono riportati vari testi importanti della ricezione adamiana, in particolare gli scritti +R (par dessus le marché) di Jacques Derrida (n. 214, maggio 1975), e Quattro favole d’Esopo per V. A. di Italo Calvino (n. 239, maggio 1980). Il lavoro di Adami ha ispirato inoltre molti intellettuali di prim’ordine del Novecento; come Jacques Dupin, Octavio Paz, Jean-Luc Nancy e Jacques Derrida, con cui Adami ha realizzato anche l’affiche per l’opera Glas. Tra le edizioni più recenti si ricorda il volume Le cefalee del Minotauro di Antonio Tabucchi (Milano, Skira, 2000).
Per ulteriori informazioni sulla biografia e sui testi adamiani si rimanda al catalogo della mostra retrospettiva Figure nel tempo, Cinisello Balsamo, Silvana, 2012. Si segnalano inoltre le seguenti antologiche tenute in Italia e i relativi cataloghi: Adami, Firenze, Palazzo Medici Riccardi, 1996 (Milano, Skira, 1996); Adami d’aprés Adami, Lissone, 2006 (Cinisello Balsamo, Silvana, 2006); Camilla ADAMI Valerio, Palazzo Reale di Milano, 2009 (Torino, ALPGAMC, 2009); Valerio Adami. Allegorie, Ravenna, 2013 (Poggibonsi, Cambi, 2013). Si ricordano infine i taccuini di Adami pubblicati in Italia nel 2000 sotto il titolo Sinopie (Milano, SE).
[Mária Palóc]