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Edizioni della Conchiglia


Le Edizioni della Conchiglia sono fondate a Milano nel 1938 da Giampiero Giani, tipografo editore, critico d'arte e saggista. Dal 1934 è assistente del conte Vittorio Emanuele Barbaroux, proprietario di un'importante galleria d'arte a Milano. Quest'attività gli permette di entrare in contatto con i maggiori artisti italiani del periodo, molti dei quali diventeranno poi suoi autori. Contemporaneamente a questo tirocinio, gestisce l'azienda di famiglia, lo Stabilimento grafico S.A., alla quale si appoggia per dare avvio, con il volume Nello studio di un pittore con incisioni di A. De Pedrini, alle pubblicazioni della sua casa editrice. Al ricco catalogo collaborano intellettuali e artisti: tra i molti, si ricordano Luciano Anceschi, Giovanni Scheiwiller, Massimo Bontempelli, Carlo Carrà e Marino Marini. Proprio a Marini, per altro, la casa editrice dedica una delle sue prime monografie, Marino Marini, presentata da De Pisis (1941), che il pittore stesso impreziosisce con alcune litografie. Per le importanti collaborazioni tra poeti e pittori si segnala la «Collana di poeti antichi e moderni», dove troviamo volumi di altissimo pregio e in tiratura limitata con esemplari numerati come il Rerum vulgarium fragmenta Francisci Petrarchae laureati poëtae, illustrato da Carlo Carrà (1943), Il fiore delle Georgiche, nella traduzione di Salvatore Quasimodo, con otto disegni di Marino Marini (1942), Le stanze, La favola di Orfeo, Dalle rime di Angelo Poliziano, con illustrazioni di Aligi Sassu (1944) e i Lirici minori del 13 e 14 secolo, antologia curata da Luciano Anceschi e Salvatore Quasimodo (1941), con introduzione dello stesso Anceschi e con illustrazioni di Arturo Martini. Notevole anche l'edizione delle Ultime lettere di Iacopo Ortis di Ugo Foscolo illustrate da Marini (1956), volume fuori collana. Il forte interesse per la pittura è testimoniato anche dall'importante Spazialismo: origini e sviluppi di una tendenza artistica di Giampiero Giani (1956) e dai volumi che compongono la collana «Pittori e scultori italiani contemporanei», ovvero le serie «Monografie» e «Cancelleresca», che ospita i volumi Poesie: poèmes saturniens, Sagesse di Paul Verlaine, con dieci ritratti di donna di Massimo Campigli (1945) e Versi e prose di Jean-Arthur Rimbaud, con dodici illustrazioni di Carlo Carrà (1945). Da ricordare anche le collane più tarde e numericamente meno consistenti, come «Profili di contemporanei» e «Collana d'arte Generazioni». In quest'ultima è pubblicato il volume di Birolli Italia 1944: disegni (1956), costituito da quarantasei tavole sulla Resistenza che nelle intenzioni del pittore avrebbero dovuto accompagnare alcune poesie di Salvatore Quasimodo apparse poi in Con il piede straniero sopra il cuore (come testimonia Marco Valsecchi nell'introduzione al volume Birolli, X. Bueno, Cantatore, De Chirico, Esa D'Albisola, Fabbri, Manzù, Marino C., Mastroianni, Migneco, Rossello, Rossi, Sassu, Sotilis, Usellini, Tamburi visti da Salvatore Quasimodo, Milano, Edizioni Trentadue, 1969). L'interesse per le edizioni illustrate è infine confermato dai volumi fuori collana, come Sette impiccati: racconto di Leonida Andreev, tradotto da Elsa ed Enrico Damiani, corredato da trentasei legni incisi da Francesco Marini su disegno di Nino Strada (1944) e Don Quijote de la Mancha di Miguel de Cervantes Saavedra in quattro volumi con illustrazioni di Carlo Carrà (1947).
Le Edizioni della Conchiglia hanno inoltre collaborato con le Edizioni dell'Annunciata per la realizzazione dei tre volumi Carrà: tutta l'opera pittorica, a cura di Massimo Carrà, esaustiva monografia dedicata al pittore che aveva dato un importante contributo all'attività di questa casa editrice.

Per maggiori informazioni si veda Editori a Milano (1900-1945): repertorio, a cura di Patrizia Caccia, introduzione di Ada Gigli Marchetti, Milano, Angeli, 2013.

[Sandra Zinone]