Il Balcone
Fondata a Milano il 5 dicembre 1964 da Massimo Carrà, Fernando Ghisotti, Lodovico Castiglioni ed Edoardo Hensemberger, la casa editrice Il Balcone aveva sede in via Quintino Sella 2 e presso l’abitazione di Carrà (via Sandri 2). Inizia le sue pubblicazioni nel 1945 con un volume di particolare pregio: Mallarmé: un coup de dés jamais n'abolira le hasard; Igitur ou la folie d'Elbehon; Scolies, accompagnato da disegni inediti di Carlo Carrà, che crea anche il marchio della casa editrice, un piccolo francobollo con una coppa d’uva. Il volume è stampato congiuntamente da Il Balcone e dalla casa editrice Rosa e Ballo, che aveva sede presso il medesimo stabile di via Quintino Sella 2. La linea editoriale è tracciata dai fondatori (soprattutto da Massimo Carrà) e da due consulenti di particolare pregio: Luciano Anceschi, che si occupa della parte letteraria, e Gianandrea Gavezzeni, responsabile del programma per la sezione “Musica”. Nel 1945 essa si articola in cinque collane: «L’occhio d’oro» per la narrativa, «Poeti stranieri» per la poesia (da segnalare l’importante antologia Poeti antichi e moderni tradotti dai lirici nuovi, a cura di Luciano Anceschi e Domenico Porzio del 1945), «La musica moderna» affidata a Gavezzeni, «Testi e documenti d’arte moderna» di cui è responsabile Massimo Carrà, e infine una «Varia» con titoli di generi diversi. Nel 1947 Anceschi si allontana dalla casa editrice, e il catalogo si sposta sempre più verso l’ambito artistico con l’inaugurazione di una nuova e fortunata collana dedicata all’architettura moderna «I maestri del movimento moderno», curata dallo studio BBPR (Gian Luigi Banfi, Lodovico Barbiano di Belgiojoso, Enrico Peressutti, Ernesto Nathan Rogers). La casa editrice cessa le sue pubblicazioni l’8 febbraio 1964.
Per maggiori informazioni si rimanda al saggio di Silvia Piombo, Il Balcone: un piccolo editore d’arte a Milano (1944-1964), «FdL», n. 1, 2010, pp. 21-24.
[Teresa Spignoli]