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Tosi


Le edizioni Tosi sono state fondate nel 1964 da Sergio Tosi e dall'artista Fausta Squatriti, il cui nome non compare nella sigla editoriale, per la volontà di non confondere la sua attività artistica con quella editoriale (come la pittrice stessa dichiara in Fausta Squatriti: fino all'ultimo sangue. I percorsi della ragione 1957-2001, Milano, Mazzotta, 2002, p. 255). Questa casa editrice opera prevalentemente a Milano fino al 1964. In seguito la sua produzione è portata avanti dalla sola Squatriti con la creazione del marchio editoriale Fausta Squatriti Editore, che opera fino al 1984, intensificando la realizzazione di libri oggetto stampati in tiratura limitata e di multipli, contribuendo così alla diffusione di questa nuova tipologia di opera d'arte. L'inizio di questa attività è del tutto casuale: l'ideazione dei primi progetti nasce dall'acquisto di un torchio a stella che avrebbe dovuto costituire un elemento di arredo nello studio di architettura di interni, poi non realizzato, di Sergio Tosi. Ma le numerose frequentazioni che la Squatriti e il suo socio intrattengono con pittori e artisti permettono a questa casa editrice, sorta quasi casualmente, di svilupparsi con notevoli risultati. Infatti l'artista, figlia della scrittrice Lina Angioletti (autrice di La favola breve illustrato da Baj, Schwarz 1955), entra in contatto giovanissima con alcune grandi personalità dell'avanguardia milanese e intrattiene rapporti di amicizia, di collaborazione e scambio con molti dei protagonisti della scena artistica nazionale e internazionale, che spesso si concretizzano in pubblicazioni di volumi pregiati a tiratura limitata e in esemplari numerati. Infatti, oltre a notevoli cataloghi di artisti e monografie, il prestigioso catalogo di Tosi vanta numerose edizioni d'arte, come ad esempio 4 oggetti di Lucio Fontana e 2 poesie di Salvatore Quasimodo (1965); Acqueforti di Giò Pomodoro e poesie di Gianni Novak ed Elio Pagliarani (1965); Amico mio, è questa Sleepy Hollow? di  Hart Crane  illustrato da acqueforti di Gianni Dova (1965); Di notte, le scale di  Roberto Sanesi con acqueforti di Fausta Squatriti (1965);  Frequenze ortogonali di Giulio Carlo Argan con puntesecche di Antonio Calderar (1965); Una serata al Caffé Nord di Giorgio Kaisserlian, con acqueforti di Remo Brindisi (1965); L'homme, la femme et les vêtements, imagé par Enrico Baj di Yvon Taillandier, con quattro serigrafie, sei collage e un disegno originale di Baj (1966); Tatane di Alfred Jarry, nella versione italiana di Stefano Jacini, illustrato da Fausta Squatriti (1966); 8 odi di Orazio di Cy Twombly (1968) e Le nom de la mer poesie di Renée B. con suite grafica de Degottex (1968).
Per maggiori informazioni si rimanda al volume Fausta Squatriti: fino all'ultimo sangue. I percorsi della ragione 1957-2001 di Claudio Cerittelli, a cura di Roberto Borghi, Milano, Mazzotta, 2002 e al sito http://www.faustasquatriti.com/.

[Sandra Zinone]