Croazia segreta, con due acqueforti
1970
Il volume comprende tre componimenti di Giuseppe Ungaretti riuniti sotto il titolo complessivo di Croazia segreta, accompagnati da due acqueforti originali di Bona De Pisis e da una fotografia di Paola Mattioli; è pubblicato nella collana «Immagini e testi» (n. 4) a cura di Luigi Majno e Roberto Sanesi.
Colophon:
«Questa edizione del poema Croazia segreta di Giuseppe Ungaretti accompagnata da due acqueforti di Bona De Pisis è stata composta in carattere Garamond da Ruggero Olivieri di Milano e stampata dalla Tipografia Stefanoni di Lecco su carta a mano della Filicarta di Brugherio, appositamente fabbricata con il marchio della M’Arte Edizioni di filigrana, ed è costituita da centoquarantanove esemplari così suddivisi: un esemplare segnato con la lettera A contenente il manoscritto originale del poeta, cinque esemplari segnati con le lettere B, C, D, E, F contenenti ciascuno una firma originale di Giuseppe Ungaretti, cinque esemplari segnati con le lettere G, H, L, M, N con un disegno originale di Bona De Pisis, cinque segnati con le lettere O, P, Q, R, S contenenti ciascuno una prova d’artista, trenta esemplari numerati da 1 a 30 accompagnati da un’altra prova delle due acqueforti tirate su carta Japon nacré, ottantanove esemplari numerati da 1 a 119 e quattordici esemplari fuori commercio numerati da I a XIV dieci dei quali ad personam. Le acqueforti di Bona De Pisis, tirate da Piergiorgio Spallacci di Pesaro, sono numerate e firmate dall’artista. Le lastre originali dell’artista sono state donate dall’editore alla Calcografia Nazionale di Roma. La legatura, sulla quale sono impresse le firme del poeta e dell’artista, è stata eseguita da Giovanni De Stefanis di Milano. / Milano, novembre 1970».
L’esemplare consultato è il n. 66 ed è conservato nel Fondo d’Artista della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (F.A.DEPB.B.1)
Descrizione fisica:
Custodia marrone in tela a cofanetto
Copertina cartonata marrone con due bandelle
Dimensioni: 39,5x29,5 cm.
[22] c. in fascicoli sciolti.
Si indicano di seguito le sezioni di cui si compone il volume, nonché i titoli dei testi e delle opere secondo l’ordine di pubblicazione:
Croazia segreta
Comprende:
Giuseppe Ungaretti, Croazia segreta/ I/ Le bocche di Cattaro; Croazia segreta. II. Dunja. E’ presente sia il facsimile del manoscritto (a penna verde) – con in calce la data «Roma-Harvard-New York, dal 12 aprile al 16 luglio 1969» - che la redazione dattiloscritta in carattere corsivo.
Bona De Pisis, acquaforte a colori (s.t.)
L’impietrito e il velluto
Comprende:
Luigi Majno, [nota prefativa]
Giuseppe Ungaretti, Croazia segreta/ Dunja II/ L’impietrito e il velluto, facsimile del manoscritto della poesia accompagnato in calce dalla data e dalla firma autografa del poeta: «Roma, notte del 31 dicembre 1969 – mattina del 1° gennaio 1970»; segue la versione dattiloscritta del testo in carattere corsivo.
Bona De Pisis, acquaforte a colori (s.t.)
Note bio-bibliografiche
Giuseppe Ungaretti
Bona De Pisis
Paola Mattioli, Fotografia di Giuseppe Ungaretti, Salsomaggiore, 17 maggio 1970. La foto è preceduta da una breve nota di Luigi Majno che ricorda l’occasione in cui fu scattata.
I componimenti di Giuseppe Ungaretti raccolti sotto il titolo di Croazia segreta (Le bocche di Cattaro; Dunja) erano già stati pubblicati nel volume: Croazia segreta, con la traduzione di Drago Ivanišević, uno studio di Leone Piccioni e quattro acqueforti di Piero Dorazio, Roma, Grafica Romero, 1969; L’impietrito e il velluto è pubblicato contemporaneamente nella cartella realizzata da Ungaretti e Piero Dorazio nel 1970 per la Grafica Romero. I testi sono adesso consultabili in G. Ungaretti, Vita d’un uomo. Tutte le poesie, a cura di Carlo Ossola, Milano, Mondadori, «i Meridiani», 2009, nella sezione Nuove.
Si riporta la nota prefativa di Luigi Majno a Croazia segreta/ Dunja II / L’impietrito e il velluto:
«Giuseppe Ungaretti mi aveva consegnato il manoscritto Dunja II – destinato ad altro volume della collana Immagini e Testi – pregandomi di tenerne per qualche tempo in sospeso la pubblicazione. Era intendimento del poeta apportare alcune variazioni alle ultime strofe. “Una poesia così non saprò più farla. Forse questa è la mia ultima poesia”, mi aveva detto più di una volta. “Devo modificarne la seconda parte. Lo farò in settembre”. / Il Maestro non è più tra noi, e quei versi pur bellissimi rimarranno immutati. Né mi sarà possibile portare a termine quel programma di edizioni che avevamo progettate insieme, a Milano a Roma a Salsomaggiore, e che avrebbero dovuto vedere la luce nell’arco di un paio d’anni, corredati da scritti inediti e da traduzioni. / Giuseppe Ungaretti è spirato mentre questo libro era in preparazione. Nella stanza in cui si spense erano due grossi pacchi avvolti in pesanti fogli color carta da zucchero, contenenti le riproduzioni dei due manoscritti che Egli avrebbe dovuto firmare, l’una per questo volume e l’altra per il prossimo. / Mi appare ora doveroso aggiungere uno dei testi originali di Dunja II, il poemetto che completa il breve ciclo di Croazia segreta. Si noti una piccola curiosità del manoscritto: qui le barche galleggiano; altrove, e forse con maggior efficacia, molleggiano. È stata veramente l’ultima poesia di Giuseppe Ungaretti, poesia finita e compiuta eppure da Lui ritenuta non perfetta, ancor suscettibile di un affinamento della lingua e del pensiero. / Con quelle parole il poeta ha concluso il suo lungo messaggio di umiltà, di serenità, di amore».
[Teresa Spignoli]