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Frammenti per la Terra Promessa


Roma

1945

L'opera si compone di una cartellina di tre facciate, contenente una litografia di Pericle Fazzini e il testo ms. della poesia di Giuseppe Ungaretti, Frammenti per la Terra Promessa. Nella prima di coperta è presente un'incisione di Orfeo Tamburi; nella quarta di coperta è presente un ritratto di Ungaretti realizzato da Mino Maccari; la terza di coperta comprende, come consuetudine della collana editoriale, una presentazione della plaquette di Velso Mucci, che evidenzia lo stretto rapporto tra parola e immagine: «I poeti possono disegnare in due modi: il primo, il vero modo di disegnare dei poeti, è la scrittura, l’alfabeto, ogni volta rifatto con quel senso d’invenzione figurativa astratta che ne caratterizzò la lenta nascita; il secondo è quello di disegnare come i pittori, riferendosi a questo secondo modo, Jean Cocteau, nella dedica dei suoi disegni a Picasso, osserva: “Les poètes ne dissinent pas. Ils dénouent l’écriture et la renouent ensuite autrement”. Ecco riportata la seconda maniera alla prima; e, d’altra parte, interpretata la scrittura come un disegno che si può snodare e variamente riannodare. Tale infatti è l’essenza della grafia poetica, di quel sublime disegno che è l’alfabeto; e la vera, la propria maniera di disegnare per un poeta è volgere il filo e il segno dell’alfabeto per comporre in parole la figurazione astratta del sentimento poetico». 
Seguono una serie di informazioni per i lettori: «I collezionisti di “Concilium Lithographicum”, avranno certamente ammirato la perfezione delle litografie contenute negli ultimi numeri di questa raccolta. Il merito è tutto del nostro nuovo litografo Igino Alessandrini, che cura la preparazione della pietra e la tiratura delle copie con bravura di esperto artigiano e con appassionata anima di artista. Ci auguriamo che il favore del pubblico, fino ad oggi così propizio, ci conceda di mettere la esperienza e l’amore di Alessandrini a più complesse e importanti prove. // Avvertiamo i nostri gentili collezionisti che del primo numero di questa raccolta, Piazza San Pietro di Aldo Palazzeschi illustrata da Mino Maccari, non restano che pochissime copie. Siamo spiacenti, inoltre di dover comunicare a quanti ce ne fanno richiesta, che il terzo numero, I miei genitori di Alberto Savinio, è esaurito, e non se ne trova che qualche raro esemplare presso le librerie antiquarie».

Colophon: «Di questa tavola sono state tirate 80 copie numerate e firmate dagli Autori, su carta Masco satinata. Le incisioni sulla copertina sono di Orfeo Tamburi. Il ritratto riprodotto nel retro è di Maccari. Esemplare n. 1/80».

L’esemplare consultato è il n. 1, ed è conservato nel Fondo Falqui della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma (F.A.CONC.B.1).

Descrizione fisica: 
Cartella di cartoncino marrone ripiegata a tre 
Dimensioni: 36,7x26 cm.
[2] c.


Frammenti per la Terra Promessa comprende il fac-simile del ms. a penna verde con varianti e correzioni delle poesie Coro e Altro coro. Si tratta rispettivamente di due versioni del Coro I e del Coro II dei Cori descrittivi di stati d'animo di Didone che precedono la pubblicazione del volume La Terra Promessa. Frammenti (Milano, Mondadori, 1950); ora in Tutte le poesie, a cura di Carlo Ossola, Milano, Mondadori, «i Meridiani», 2009.

La litografia di Pericle Fazzini è firmata e datata dall’artista.

Un’anteprima del testo poetico e della litografia è consultabile nel sito dedicato a Velso Mucci http://velsomucci.altervista.org

[Teresa Spignoli]