Liber
1981
Pubblicato nella collana dei «Quaderni di Tèchne» il volume è composto da poesie visive e collage di Eugenio Miccini assemblati a mano con tecniche e materiali diversi (timbri, carte colorate, plastica, lana, ecc...). Le opere sono precedute da un testo introduttivo dell'autore, Liber, in cui Miccini spiega l’ambivalenza del nuovo libro d’artista come un «oggetto amato e odiato da noi che lo frequentiamo in modi diversi: del leggerlo e dello scriverlo; il libro…è il luogo del logos, il tempio abitato dalla cultura e dalla menzogna. E il logos ha, quindi, anche lo spessore dell’istituzione, il Potere del potere. Ecco la ragione del nostro odio, della nostra opposizione, del conflitto edipico: e anche il bisogno, perciò di una sorta di esorcismo».
Colophon:
«Questo “libroggetto” è stato eseguito manualmente in numero di duecentottanta esemplari numerati e firmati e non viene messo in distribuzione ma si trova presso l'autore».
L'esemplare consultato è il n. 218 di 280 (firmato dall'autore), ed è conservato presso il Fondo d'Artista della Biblioteca Nazionale di Firenze (F.A.MICE.A.2).
Descrizione fisica:
Volume con pagine non numerate.
In brossura.
Copertina in cartoncino bianco riportante titolo dell'opera e autore.
Dimensioni: 17x13 cm.
270 p.
Si riproducono di seguito le sezioni di cui si compone il volume, ognuna seguita da poesie verbovisive di Eugenio Miccini non titolate:
“Sezione omaggio a....”
I colori delle consonanti
Poesia tecnologica
Love story
Ontologia materiale naturale
I testi della sezione Poesia tecnologica sono la trascrizione di collage ottenuti ritagliando e montando variamente titoli e occhielli tratti da giornali e rotocalchi, nell'estate del 1979. La poesia visiva Commutazione di comunicazione di commutazione, appartenente alla sezione Poesia Tecnologica, è stata poi interpretata dall'artista come poesia sonora e inserita nella raccolta Radiotaxi 9- Concerti di poesia, edita nel 1983 per le Edizioni Lotta Poetica & Studio Morra.
[Giulia Mattolini]