La sigla «Continuum» appare per la prima volta nel n. 5/6 di «Linea Sud» come indicazione generale che descrive il panorama di sperimentazione verbo-visiva internazionale. Il titolo «Continuum» viene assunto nel 1968, quando inizia a fungere da titolazione generale per la pubblicazione di 6 opere visive collettive ("fogli"). Attraverso l'interazione tra parola e immagine e il particolare tipo di lavoro collettivo, Luciano Caruso e Stelio Maria Martini - che ne sono i direttori - aboliscono, con questa pubblicazione, le canoniche definizioni di autore, opera e rivista. I fogli sono pubblicati tra il giugno 1968 e il maggio 1970 per i tipi di I.E.M. di Casoria – Napoli. Nel comitato direttivo sono presenti Giuliano Della Casa, Mario Diacono e Mario Persico.
n. 0 - Caruso, Martini, Persico, Carpentieri, Ricci, Diacono, Desiato, della Casa, « Noi oggi ci proponiamo ed agiamo in base ad un principio di lavoro collettivo, rigoroso sul piano del controllo interpersonale, così insolito qui e non solo qui» ; 100x70 cm.
n. 1 - Caruso, Martini, Caesar, Diacono, Villa, F. Visco, Carpentieri, Ricci, « L’esistente non è necessario, la poesia è una scusa per non farci parlare» ; 100x70 cm.
n. 2 - Bulzoni, de Filippi, Marcheschi, Martini, F. e S. Visco, « Il sonno è la linea nera che definisce il mondo» ; 100x70 cm.
n. 3 - Caruso, Martini, F. e S. Visco, « I reliquiari di San Gregorio Armeno rispondono alla domanda: c’è vita sulla terra?» ; 23x13 cm.
n. 4 - Caruso, Martini, Marcheschi, Piemontese, Polara, Vicinelli, Villa, F. Visco, « Stupidità, il nostro sensibile cuore sanguina» ; 70x50 cm.
n. 5 - Caruso, Marcheschi, Martini, M. Oberto, Piemontese, Polara, F. e S. Visco, « Progetto per un film da fare, salto a spensare» . 68x42 cm.
La schedatura della rivista è stata condotta sulle copie conservate presso l'Archivio Luciano Caruso di Firenze.
[Federico Fastelli]