Costume
La rivista «Costume»,“quindicinale di politica e cultura”, divenuta a partire dal gennaio 1946 un “bimestrale di cultura”, è fondata a Milano nel 1945 ed è diretta da Edgardo Sogno e Angelo Magliano. Si configura come espressione del gruppo partigiano Franchi (il sottotitolo è infatti Gruppo Franchi), capeggiato dallo stesso Sogno. Specchio del clima culturale dell'Italia dell'immediato dopoguerra, ospita dibattiti politico-ideologici, soprattutto tra forze liberali e socialiste, prestando particolare attenzione a temi come la funzione dei Comitati di Liberazione, l'orientamento dei nuovi partiti e ai problemi legati agli aspetti politici, economici, morali e culturali della ripresa post bellica. Numerosi sono gli articoli dedicati a questioni culturali e letterarie. Tra i più assidui collaboratori della rivista figurano, infatti, Giancarlo Vigorelli, Carlo Bo e Giacomo Debenedetti. Da segnalare anche le collaborazioni con molti pittori: forniscono le illustrazioni per questo periodico Renato Birolli, Giuseppe Migneco, Giovanni Testori, Bassano Vacccarini, Guido Chiti, Italo Valenti, Cesare Peverelli, Carlo Mattioli, Carlo Carrà, Piero Prampolini e Domenico Cantatore. Si ricordano, inoltre, gli interventi di scrittori, come Mario Luzi e Corrado Alvaro, e la pubblicazione di poesie di Paul Éluard, Sergio Solmi, Vittorio Sereni, Giacinto Spagnoletti, Giovanni Titta Rosa, Attilio Bertolucci, Riccardo Bacchelli, Dragos Vrancenau e Salvatore Quasimodo. Quest'ultimo, oltre a pubblicare due sue poesie e una nota sul secondo numero della rivista, è l'autore del primo ed ultimo volume della serie «I Quaderni di Costume», Con il piede straniero sopra il cuore, che, annunciato e presentato sin dal primo numero come “la prima voce della Resistenza italiana”, esce solo il 10 gennaio 1946. Oltre a questa collana, interrottasi alla prima pubblicazione, la rivista promuove anche l'edizione di Disegni 1944 di Renato Birolli, presentato nel primo numero come “una grande e drammatica interpretazione di quel che furono i venti neri d'oppressione nazifascista e di come si svolse la nostra lotta” ma mai effettivamente edito.
La rivista interrompe le sue pubblicazioni al n° 3 di maggio-giugno del 1946.
La schedatura della rivista è stata condotta sulle copie conservate presso la Biblioteca Nazionale di Firenze.
[Sandra Zinone]