Estra. Quaderno quadrimestrale di cultura
«Estra. Quaderno quadrimestrale di cultura» nasce nel 1980 su iniziativa di Enrico Gabbrielli Scalini, già direttore de «Il bimestre», che ne sarà il responsabile, e Ugo Carrega, con la collaborazione di Sergio Salvi e Michele Spina, che ne costituiranno la redazione, oltre che di Tomaso Kemeny e Vincenzo Accame. Si occupa, in continuità con la speculazione teorica e la prassi artistica di Ugo Carrega, di problemi inerenti alla scrittura, con «il proposito di dare un contributo ai problemi dell'arte e del pensiero contemporanei», al fine di divenire «sede di proposte e dibattiti non esauriili nell'ambito di consuete sigle culturali», secondo quando dichiara lo stesso Gabbrielli Scalini, in una affiche inclusa nel primo numero. Il senso del titolo, «estra», è in qualche modo affrontato dal direttore responsabile nell'intervento Estrapensare, contenuto sempre nel numero 1 del periodico. "Estrapensare" significa infatti: «produrre pensiero extratemporale, che non localizzi più in tempo; si metta traverso il suo spazio di dicitura e gli annulli estensione discorsiva; un pensatore che si depersonifichi dal portatore mentale; che spratichi integrale la sua abitudine a concorrere in linguaggio; che si metta critico al suo da fare biologico nella comunicazione e lo potenzi». Il periodico vedrà la publicazione di un totale di 8 numeri, di cui uno doppio (6/7), tra il 1980 e il 1983, e vi collaboreranno artisti e poeti come Martino Oberto, Sylvano Bussotti, Lamberto Pignotti, Andrea Zanzotto, Arrigo Lora Totino. L'ultimo numero, l'ottavo, esce con la denominazione "seconda serie" e il sottotitolo mutato in «quaderno di cultura postromantica e neomoderna». Cambia il comitato direttivo, con ugo Carrega che prende il posto di direttore.
[Federico Fastelli]