Trerosso
La rivista fu fondata a Genova dai membri del Gruppo Studio nel 1965, per promuovere l'attività del gruppo, con particolare attenzione al vivace dibattito sulle diverse posizioni dei gruppi e degli artisti attivi nell'ambito della sperimentazione verbo-visiva. Il titolo della rivista presente nella prima di coperta è «3rosso», mentre nel frontespizio muta in «trerosso», ed è accompagnato dal sottotitolo: «illustrazioni di attività sperimentali». Come “Redazione centrale” è indicato il Gruppo Studio, con sede nel forno per ceramiche ubicato in Vico Scanzi 3 rosso, piccolo vicolo del quartiere genovese di Sampierdarena da cui la rivista deriva il titolo. Tra i redattori figurano: Franco De Poli (nel ruolo di “responsabile”), Dario Dondero, Maurizio Guala, Bruno Lo Monaco, Leonardo Rosa, Claudio Tempo, Luigi Tola, Francesco Vaccarone, Rodolfo Vitone, Guido Ziveri.
Le pubblicazioni – rigorosamente in ciclostile – si protrassero sino al 1966, per un totale di tre numeri: il n. 0 dell'ottobre 1965, il n. 1 del dell'aprile-maggio 1966 e il n. 2 del giugno-agosto 1966. Il numero 1 riporta gli interventi di Luigi Tola, Anna Oberto e Martino Oberto, al dibattito organizzato dalla galleria-club d’arte La Carabaga presso la Terrazza Martini il 16 novembre 1965 nell'ambito della Prima mostra nazionale di Poesia Visiva; in quell'occasione Anna e Martino Oberto presero le distanze dall'antologia Poesie visive curata da Lamberto Pignotti (Bologna, Sampietro, «Il Dissenso», 1965), proponendo l'impiego del termine "poesia visuale" al posto di "poesia visiva", per comprendere una serie di esperienze che non si riconoscevano nella prassi creativa e critica del Gruppo 70; la polemica proseguì sulle pagine della rivista «Marcatrè» (nn. 26-29, 1966) con un intervento di Vincenzo Accame che riportava le posizioni critiche di Anna e Martino Oberto (Ipotesi sulla visualizzazione del fare poetico), cui seguiva la risposta di Lamberto Pignotti (Poesia visiva, un'espansione delle dimensioni sinottica, semantica e pragmatica). Il numero 1 di «Trerosso» – riprodotto integralmente nel sito web dell’Archivio Maurizio Spatola – è poi completato da un’ampia rassegna di materiali, che presenta posizioni diverse all’interno della sperimentazione verbo-visiva, con testi di Franco De Poli, Luigi Tola, Dario Dondero, José Paulo Paes, Jiri Kolar, Armando Brissoni, Lucia Marcucci, Eugenio Miccini, Luciano Ori, Lamberto Pignotti, Ronaldo Azeredo, Haroldo De Campos, Mario Chamie, Tom Mc Grath, Théodore Koening, Julio Cortàzar, Gianni Toti, Vincenzo Accame; oltre a tre poesie di Breton.
Il numero 2 - terzo e ultimo fascicolo della rivista – è dedicato al dibattito sul tema Avanguardia tra leggibilità, illeggibilità o no – Dibattito aperto, con interventi di Felice Accame, Vincenzo Accame, Ferdinando Albertazzi, Renato Barilli, Luciano Caruso, Guido Davico Bonino, Lucia Marcucci, Eugenio Miccini, G. Battista Nazzaro, Luciano Ori, Elio Pagliarani, Tito Perlini, Lamberto Pignotti, Gaetano Testa, Luigi Tola, Pio Torricelli.