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Luigi Tola


Luigi

Tola

(Genova, 5 ottobre del 1930 - 25 giugno 2014). Scrittore e poeta visivo, Luigi Tola fonda a Genova nei primi anni Cinquanta il circolo culturale Il Portico, all’interno del quale realizza i primi esperimenti di “Poesie murali”, ovvero poesie visive affisse in luoghi pubblici, come scuole, università, circoli ricreativi e operai. Al Portico è inoltre collegato il bollettino in ciclostile «Dibattiti». Negli anni Sessanta fa parte del Gruppo Studio di Genova, e tra il 1964 e il 1965 è tra i principali animatori della galleria-club d’arte La Carabaga, nonché della rivista «Trerosso». Collabora, come responsabile della Redazione centrale, alla rivista «Marcatrè», fondata nel 1963 da Rodolfo Vitone e diretta da Eugenio Battisti. Partecipa al Terzo Festival del Gruppo 70, con un intervento nella sezione “Argomenti” (dedicata alla poesia visiva), che si tenne alla Galleria La Vigna Nuova di Firenze dal 28 maggio al 22 luglio 1965. Nel frattempo lavora come correttore di bozze all’Unità e in un’agenzia pubblicitaria insieme a Guido Ziveri, creando alcuni slogan utilizzati in importanti campagne pubblicitarie nazionali. Nel 1966 pubblica nella collana «Fogli di poesia» (n. 7) dell’editore Guanda la poesia E l’ombra che conchiglia, realizzata su un linoleum di Daniela Zampini, stampato su grande foglio ripiegato in più parti; sempre nello stesso anno collabora con un atto unico all’antologia Teatro italiano, curata da Massimo Dursi per i tipi di Sampietro. Sue poesie lineari e visive sono incluse nell’antologia pubblicata nel 1965 su «Dopotutto», inserto curato da Pignotti e Miccini per la rivista «Letteratura» (n. 76-77), nell’antologia Poiorama pubblicata su «Linea Sud» (n. 2, 1965), nell’Antologia di poesia visiva pubblicata sulla rivista «Il Portico» (n. 7, 1966), e infine, nel ’70, nell’Archivio di poesia visiva a cura di Eugenio Miccini e pubblicato da «Tèchne». Nel 1967 realizza con Rodolfo Vitone il libro d’artista Logotomia (Micrograph), e l’anno seguente dà alle stampe un libro sulla Beat generation, Angeli corrotti: i giorni dell’idra, con illustrazioni di Eurialo Predonzani (Immordino). Negli anni Ottanta si lega all’artista Claudio Costa, con il quale organizza dei laboratori presso l’ospedale psichiatrico di Quarto dei Mille, in collaborazione con lo psichiatra Slavich, già collaboratore di Franco Basaglia per l'applicazione dell'arte alla terapia psichica. Dopo una breve parentesi in Germania, a Colonia, Tola rientra in Italia e pubblica due raccolte di poesia lineare: Da qui lungo parole io mi sono. Poesie 1989-1990 (Morra 1994) e Le sette forme del serpente (Campanotto 1997). Partecipa alla mostra Le Stanze d’Agorà (Micrograph 1991) tenutasi a Genova dal 2-20 maggio 1991 nei locali del Teatro della Tosse, con opere di Ugo Carrega, Rolando Mignani, Miles Mussi, Rodolfo Vitone, oltre che dello stesso Tola. Assieme a Rodolfo Vitone cura il volume Una stagione dissipata. Poesia visiva a Genova tra gli anni Sessanta e Settanta (SAGEP 1995).

Per maggiori informazioni sull’artista si rimanda ai seguenti cataloghi: Luigi Tola poeta visivo, a cura di Gino Aalto, Verona, Adriano Parise Editore, 1995; Luigi Tola: “Poesia Visiva e No”, con testi di Claudio Marcantoni, Lamberto Pignotti, Gino Aalto, Pedaso, Marcantoni Arte Contemporanea, 2009; si segnala inoltre la voce dedicata a Luigi Tola su wikipedia

[Teresa Spignoli]